Vivere sostenibile, un’idea

Su Vivere Sostenibile Alto Piemonte di novembre ci sono anche io! 🙂

E’ un numero dedicato ai bambini, perché crescere i bambini in modo sostenibile, si può. Qui, il link al pdf on line della rivista.

Il mio articolo a pagina 15, parla di svezzamento naturale, non solo possibile, ma fortemente consigliato  😉

Uno svezzamento naturale è possibile

Quando diventiamo genitori, sono molti i dubbi che ci troviamo ad affrontare: una nuova vita dipende da noi e ne siamo responsabili.

Se, oltre ad essere neogenitori, siamo anche persone attente all’ambiente e alla salute, le scelte in merito ai temi che riguardano la crescita dei nostri bambini necessitano di essere ancora più accurate.

Uno dei campi più significativi in cui possiamo agire nel rispetto dell’ambiente e della salute è l’alimentazione.

Il momento più delicato, quello che rischia di mettere in crisi i novelli genitori, è quello dello svezzamento (o, meglio, introduzione complementare di cibi solidi), durante il quale ci scontriamo con pubblicità martellanti che ci suggeriscono prodotti pensati ad hoc per i bambini (ma veramente adatti e salutari?), schemi preconfezionati con alimenti standard ed il desiderio di agire per il meglio.

È importante sottolineare che i bambini non sono piccoli adulti ma hanno richieste nutrizionali specifiche che variano in base all’età.

Tuttavia questo non significa che necessitino di quello che ora viene chiamato baby food, il cibo per i bambini, che spesso non è altro che un prodotto molto trasformato, sicuramente di origine industriale, troppo ricco di ingredienti non utili e per nulla “vitale”.

Certamente, è comodo in alcune circostanze di emergenza o in momenti in cui si ha poco tempo per la preparazione del pasto, ma a mio parere non dovrebbe far parte dell’alimentazione quotidiana.

Anche nel caso di un utilizzo saltuario, il baby food dovrebbe essere scelto con attenzione (agli zuccheri, ai tipi di grassi o alla provenienza delle materie prime, ad esempio), dopo una lettura consapevole delle etichette.

Un’alimentazione correttamente bilanciata, a partire da materie prime possibilmente biologiche e per la maggior parte vegetali, è un ottimo punto di partenza per mantenere un buono stato di salute.

Impostare una sana alimentazione fin da piccoli è molto utile per creare buone abitudini per il futuro, è un mezzo per migliorare il modo di nutrirsi di tutta la famiglia e, anche, per ridurre l’impatto ambientale dei nostri pasti.

Perché, effettivamente, ciò che è più nutriente e più sano corrisponde anche a ciò che consuma minori risorse e inquina meno.

E se riteniamo importante avere una vita sana, un corretto stile di vita, ma vivere anche in modo sostenibile, la direzione è sempre la stessa: mangiare vegetale.

Quindi la scelta, in primis, di privilegiare il cibo vegetale rispetto a quello animale, in secondo luogo, l’attenzione al tipo di coltivazione (convenzionale, biologica, biodinamica, permaculturale), agli imballaggi e ai vari processi di trasformazione.

Quando si parla di alimentazione vegetale (anche dopo i non fondati allarmismi giornalistici sui bambini vegani denutriti) si riscontra il timore, strettamente culturale, legato agli ultimi 50/60 anni nel nostro paese, che essa non sia adatta a fasi precoci della vita.

A smentire questo pregiudizio ci sono studi, anche di lunga data, che assicurano l’adeguatezza nutrizionale della dieta vegetale in ogni fase del ciclo vitale.

Certamente si parla di una dieta ben bilanciata, cosa che dovrebbe essere comunque specificata per qualunque altro tipo di alimentazione, ma che, inspiegabilmente, viene sottolineata solo a chi sceglie di alimentare i propri figli con un’alimentazione prevalentemente o totalmente vegetale.

Dunque, niente paura! Crescere i nostri bambini in modo sostenibile, ecologico e sano si può!”

 

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